Pensieri sparsi al tempo del Coronavirus

Mi sveglio, è lunedì, ma tutto è attutito. Pochi gli impegni, niente scuola, tanto vuoto. Appuntamento fisso quello delle 18.00 con la conferenza stampa della protezione civile per conoscere l’andamento dei numeri. Perchè non è di me che mi preoccupo ma del dilagare del contagio che sta rendendo le strutture ospedaliere ingestibili, un vero pericolo per chi dovesse sentirsi male perchè costringerebbe i sanitari a scegliere se curarlo o meno, non avendo più posti in terapia intensiva. Siamo negativi? Siamo positivi? Chi lo sa! Anche per i tamponi c’è la lista d’attesa e non li prescrivono mica a casaccio a chi sta piuttosto bene come noi tre.

Appunto: come stiamo? Fisicamente abbastanza bene. Un po’ di tosse che perdura da un paio di mesi e che ci passiamo a turno io, Fabio e Francesco che ha anche avuto una tracheite, dopo un weekend all’addiaccio con gli scout. Normali malanni di stagione o Coronavirus? E chi lo sa! Ilmedico di famiglia minimizza e prescrive prima un antibiotico (che non sortisce alcun effetto) e ora una pompetta disinfettante per la gola. Sarà … Ma non è di me che mi preoccupo. Siamo stati sabato a pranzo dalla nonna. Mezzi raffreddati come siamo. La nonna è anche asmatica. Abbiamo fatto bene perchè è stata contenta di vederci? Abbiamo fatto male perchè l’abbiamo esposta a possibile contagio? Chi lo sa!

Cosa facciamo? Non sappiamo neanche noi cosa fare. Tra la paura che impone prudenza (ma non siamo in zona rossa, non siamo obbligati a stare in quarantena a casa) e la voglia di fregarsene e continuare la solita vita … ma anche volendo, come si fa? La scuola è chiusa. I musei sono chiusi. I cinema sono chiusi. Le Messe sono sospese. Gli scout sono sospesi…. mmmh no la solita vita di prima non si può fare… Ogni tanto invito a casa un paio di amichetti di Francesco perchè dovrà pure giocare e svagarsi un po’. Altrimenti a casa con me si fanno solo i compiti. E sempre gli stessi compiti perchè la didattica a distanza ancora non è attivata. O le scuole non sono preparate? Chi lo sa!

Cosa mi deprime di più? L’impossibilità di programmare e pianificare. Per fortuna a Pasqua non avevamo pianificato nessuna vacanza quest’anno. L’anno scorso avevamo preso biglietti aerei e prenotato alberghi per il Marocco. Quest’anno sarebbe saltato tutto! Stavo per programmare la vacanza in Corsica ma ancora non avevamo fatto nulla. Per fortuna! Programmare le vacanze è la parte bella. Qui non si può programmare nemmeno il lavoro. Una startup ai tempi del Coronavirus non è pensabile. Tanto più se questa startup prevede come core business esperienze immersive in luoghi che facilitano la contaminazione. CONTAMINAZIONE in questo periodo vuol dire solo una cosa: ammalarsi ! E le altre attività? Starebbe per partire un corso ma … partirà? Se i numeri continuano a salire in questo modo, del 25% di giorno in giorno, la vedo dura, durissima. E allora cosa fare?

microscopio coronavirus
Il maledetto coronavirus visto al microscopio è proprio bello, non trovi?

Ci sarebbero tante cose da fare in questo periodo di limbo. Leggere, aggiornarsi, vedere un film insieme, giocare a Risiko, uscire per acquistare le poche cose necessarie per tornare a stare in casa … ma c’è questa pesantezza di fondo, questa incertezza enorme sul presente e sul prossimo futuro. La Sanità Pubblica reggerà? Le Carceri reggeranno? E soprattutto l’economia italiana reggerà? Dall’estero vorranno ancora venire a visitare il nostro meraviglioso paese che, oggi, è additato ad untore globale come e più della Cina (che ha dimostrato polso di ferro e disciplina debellando in un mesetto la peggiore crisi della sua storia contemporanea) ? Chi lo sa!

Ci sono anche alcune cose da NON fare tassativamente in questo periodo. In primis andare su Facebook a leggere gli sfoghi quotidiani della gente. Perchè sta venendo fuori il peggio di tutti: il peggior razzismo (contro i cinesi, contro i lombardi, contro gli studenti fuorisede) e la perenne tendenza a giudicare gli altri sentendosi sempre nel giusto, un giorno biasimando chi rimane segregato in casa e il giorno dopo chi esce fregandosene del prossimo. Un ottimo momento per fare le ‘pulizie di primavera’ continuando a seguire su Facebook soltanto chi la pensa come noi (o, nel dubbio, si astiene). Perchè dov’è la verità? Adesso bisogna chiudere tutto, aziende, scuole, esercizi commerciali, uffici pubblici, ecc. per debellare il virus prima possibile, nelle zone più produttive d’Italia sapendo che domani tante aziende, esercizi commerciali, ecc. non potranno più riaprire? La salute al primo posto, lo so.

E poi questo virus, i complotti, le supposizioni … vero è che il Coronavirus sta facendo più danni di una guerra mondiale. Ed è peggio di una guerra perchè non si sa come sconfiggerlo, le armi sono nei laboratori ma richiedono tempo e intanto ci si contagia e si muore. Si, è vero, ogni anno si muore anche di normale influenza, quella stagionale che è meno contagiosa, ma adesso c’è questa emergenza e non si vede la luce in fondo al tunnel. Ma è vero che abbiamo le conoscenze per produrre questi virus a tavolino e sconfiggere le nazioni che ci danno fastidio o è fanta-politica? Sappiamo controllarli per evitare che si ritorcano contro tutta l’umanità? Chi lo sa!