Essenziale ristorante gourmet informale a Firenze

Ultima cena a Firenze senza Franci, prima della ripresa della scuola. Un ristorante gourmet con brio che desideravamo provare da tempo. Abbiamo sfruttato l’occasione per prenotare all’Essenziale scegliendo la proposta Cammino, cinque portate serviti su un tavolo con vista su tutto il ristorante. E l’esperienza ci è piaciuta … per taaanti motivi 🙂

L’Essenziale: il ristorante che mancava a Firenze

Sono stata in alcuni ristoranti stellati a Firenze e l’aria che si respira è un po’ ingessata, troppo formale (oppure freddina) e sono esperienze che non ripeterei, al di là del gusto delle portate. All’Essenziale, a cui auguro una futura stella Michelin, sono presenti livelli di competenza e di sperimentazione elevati, ma uniti all’informalità dei modi che ti fanno sentire come a casa, anche se è la prima volta che varchi la soglia del locale. E questo non vuol dire eccessiva confidenza che rasenta con l’invadenza: tutt’altro! Il personale, chef compreso, è sempre disponibile – su richiesta – a raccontare com’è nata l’idea per realizzare un piatto o a spiegarti come ha scoperto un vino prodotto in sole 2.000 bottiglie sull’Etna.

Abbiamo prenotato mandando una mail e all’ingresso ci è stato servito un bicchiere di bollicine sulle poltrone di pelle disposte al centro della sala, dove ci siamo messi a sfogliare alcuni libri tra cui uno fotografico con la storia di Ferran Adrià, una delle ispirazioni dello chef. A proposito del giovane, promettente chef Simone Cipriani, se volete un altro buon motivo per prenotare un tavolo all’Essenziale, questo è proprio lui: bello, alto e tatuato, lanciatissimo col suo Essenziale e anche simpatico e alla mano. Ah, se avessi (almeno) 20 anni di meno e fossi ancora single !!! 🙂

L’esperienza Cammino: 5 portate a 55 euro

Dopo esserci accomodati in uno dei tre tavolini al soppalco, da cui abbiamo visto l’ultima fase di preparazione dei piatti, che spesso consiste nell’aggiunta di odori freschissimi, perchè colti dai vasi sul bancone, abbiamo notato l’apparecchiatura essenziale priva di posate che compaiono da un cassettino del tavolo, da aprire quando serve. Io e Fabio abbiamo scelto il menu degustazione Cammino, composto da 5 portate al costo di 55euro esclusi i vini (se si desidera scegliere alla carta, ogni portata è proposta a 22euro).

Questo il nostro menu: dopo un pre-antipasto servito col pane in una mug colorata, ci è stata servita la Panzanella di Gamberi Rossi realizzata con sedano, carota, cipolla, cetriolo, aceto e pane. La freschezza degli ingredienti crudi, col profumatissimo tocco delle erbette e il gazpacho freddo versato da una beuta al tavolo al momento dallo chef, hanno reso il piatto assolutamente delizioso! Dalla delicatezza della prima proposta, siamo passati alla decisione della seconda Quinoa, Peperoni, Sommacco e Menta, in cui il cereale è stato trattato come un risotto, mantecato col parmigiano grattugiato e con i peperoni secchi sbriciolati per dare un saporito quid meridionale (tra il peperone grigliato, da cui ha preso l’ispirazione il Sous Chef pugliese, ai peperoni cruschi, tipici della Basilicata).

Passiamo al primo, Spaghettini alla Faraona e Lamponi: tanti gusti e tante ispirazioni per una pasta che diventa priva di confini, sia geografici che creativi. La faraona ha dato forza al piatto che la delicatezza dei lamponi essiccati ha spostato verso le Alpi. Uno strano ma riuscito connubio! Il secondo trova ispirazione nel viaggio estivo di Simone Cipriani che ha attraversato gli Stati Uniti del Sud per riportarne i sapori, riveduti e corretti, nel suo ristorante. Abbiamo scelto due secondi diversi: io la Trota con mela e scamorza, servita nel pane da Hot Dog, con la carta colorata e le salse tipiche dei fast food americani, da mangiare con le mani, mentre Fabio ha gradito, eccome, il suo Maiale fatto a bastoncini, su letto crema di Mais e Pop Corn, con succo della carne (gravy) a parte (con cui ha fatto scarpetta). Sapori entrambi decisi e presentati in maniera originale. Un sorbetto di Cynar con salsa al Passion Fruit ci ha ripulito la bocca prima del dessert, anch’esso di ispirazione consumistico-americana: Cookies and Cream, un gelato al biscotto tondo, con caramello salato e arachidi. Buonissimo! Il conto è allineato alle aspettative: sui 160 euro compresa la bottiglia di vino, assolutamente meritati.

 

Informazioni pratiche

Il ristorante Essenziale con lo chef Simone Cipriani è in piazza del Cestello 3 Rosso a Firenze ed è aperto dal martedì al sabato dalle 19.00 alle 22.00 e domenica a pranzo (ma con un menu più da pranzo della domenica tradizionale). 

Da provare la nuova proposta del team dell’Essenziale: FAC Fast and Casual aperto dentro Eataly Firenze in via de’ Martelli 22, al lato del Duomo. Una trattoria davvero informale e tradizionale, nella proposta e nello stile, dove poter mangiare bene quando si capita al centro, tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00.