Francia Montpellier una sorprendente e dinamica città

Montpellier, città francese giovane e dinamica, è piena di quartieri da scoprire, uno diverso dall’altro, che si diramano a partire dal cuore pulsante della città, place de la Comédie, sempre animata da spettacolini, gente seduta a bar e ristoranti, manifestazioni e passeggio. Per è noi è stata una sorpresa inaspettata e l’abbiamo scelta sia come tappa di andata che di ritorno da Lucca a Bilbao (al ritorno passando per Carcassonne).

Da Lucca a Montpellier

Sabato 1 luglio 2017 – Ho scelto come tappa la città francese di Montpellier un po’ a caso, calcolando la distanza intermedia tra Lucca e Bilbao e cercando un luogo non ancora visitato. Ma cercando informazioni su luoghi in cui dormire e mangiare mi sono ricreduta: Montpellier sembrava già sulla carta una città  interessante, ricca di storia e popolata da tanti studenti universitari, che la rendono giovane e dinamica. Ed è stato proprio così!

La storia di Montpellier

In questo articolo è brevemente descritta la città di Montpellier, definita cool e all’avanguardia. La città del futuro in cui un abitante su due ha meno di 35 anni, per questo tra le mete inevitabili per divertirsi e godersi la vita, grazie anche ad una gastronomia da cinquestelle. Il centro storico di Montpellier attraversa 1.000 anni di storia “tra il mikvé medievale (bagno rituale ebraico del XIII secolo), l’Arco di Trionfo e la scoperta dei cortili dei palazzi privati. La Montpellier medievale, riserva molte gradevoli sorprese, tra le quali una tradizione musicale eccezionale che oggi si traduce in ben nove atelier di liutai ancora funzionanti. L’immensa Place de la Comédie è il cuore pulsante della città, una delle più grandi piazze pedonali d’Europa, dove si affacciano il museo Fabre, il Carré Sainte-Anne, le viuzze medievali. Ogni quartiere è diverso dall’ altro, ad illustrare i 1000 anni della città. Un perfetto mix di architetture antiche e contemporanee, che fa passare dalle stradine medievali alle innovazioni architettoniche : il municipio, firmato da Jean Nouvel e François Fontès, i tram di Christian Lacroix, il liceo Georges Frêche di Massimiliano Fuksas, senza dimenticare Le Nuage, un nuovo concept di centro di sport e benessere di Starck, nel cuore del quartiere di Port Marianne di fronte all’ RBC Design Center progettato da Nouvel.

Il centro storico di Montpellier è conosciuto come Écusson, con riferimento alla sua pianta a forma di scudo. Un tempo era circondato da possenti mura che furono abbattute per volontà del cardinale Richelieu. Al loro posto stanno oggi una serie di viali con qualche bastione isolato. Nel corso del XIX secolo l’Écusson subì una serie di sventramenti sull’esempio di quanto era avvenuto poco prima a Parigi con l’apertura dei Grands Boulevards. A Montpellier questi lavori rimasero incompiuti. Rimane il tratto della rue Foch tra l’arco di Trionfo della Porte Perou e la piazza della Prefettura più il suo proseguimento, la rue de la Loge che confluisce nella place de la Comédie, dominata dalla facciata monumentale del teatro municipale.”

Sabato 1 luglio – cena e notte a Montpellier

Sabato 1 luglio siamo arrivati abbastanza stremati dal viaggio a causa delle due ore di coda in autostrada in Liguria. Dopo aver parcheggiato nel centralissimo Comédie Car Park (costo 19€ per 24 ore), siamo sbucati in place de la Comédie e, come da indicazioni, camminando per 100 metri nella viuzza al lato della Banque Populaire abbiamo trovato il primo boutique hotel scelto per la nostra prima notte di viaggio, il delizioso e centrale Hotel D’Aragon (qui le migliori offerte oppure la miglior tariffa garantita sul sito dell’hotel). Tra due alternative proposte, Franci sceglie la stanza Henry James al secondo piano, spaziosa e con un letto enorme in cui dormiamo comodamente tutti e tre (e avanza ancora spazio!). Una doccia veloce e usciamo a fare una deliziosa passeggiata con merenda nel centro di Montpellier. L’attento personale dell’Hotel d’Aragon, consapevole dei miei interessi, ci aveva consigliato di fare un salto a Le Panacèe, centro d’arte contemporanea. oppure a visionare le collezioni permanenti del Museo Fabre. Noi abbiamo preferito girare per la città senza meta, scoprendo una piazza dietro l’altra, un vicolo dietro l’altro, con tante chiese, bar, negozietti pieni di giovani in giro per la città. Cercavo Le Petite Bistrot in 1 rue de la Friperie (chiuso nel weekend) e ci siamo trovati in un’angusta piazzetta interna piena di deliziose botteghe, che ci ha fatto sbucare in una delle vie principali con streetartist in azione.

Per prenotare una cena a Montpellier occorre scegliere tra tanti raffinati ristoranti che propongono menu degustazione a prezzi accessibili. Tra questi i più conosciuti sono l’Alliance des Plaisirs, nel cuore hipster di Montpellier, e Leclere, cuisine d’arrivage, dove occorre prenotare con almeno un mese di anticipo, con una terrazza nel centro storico di Montpellier. L’hotel ha prenotato per noi il ristorante Anga, piccolo e curato. aperto circa un anno e mezzo fa, e la cena è stata davvero speciale. Ci hanno accolto con gentilizza spiegandoci ogni portata servita, iniziando dal burro di montagna aromatizzato al limone e burro al sale affumicato (Le Beurre Bordier) ad accompagnare del pane integrale tostato. Abbiamo scelto un vino bianco, Domaine Mirabel Pays d’Oc, biologico locale, che ha accompagnato le tre portate del pasto (32€ scegliendo tra carne oppure pesce). Un pre-antipasto (sorbetto al cetriolo con pesche affumicate, pinoli ed erba cipollina) seguita da un originale antipasto, un quadro astratto con tocchi di mousse di sarde, pomodori caramellati, fichi e pesto di sedano, che univa gusti dolci e sapidi in armonia, colore e bellezza, ci hanno fatto capire come sarebbe proseguita la serata. Fabio ha scelto un succulento petto d’anatra su letto di nocciole tritate e coriandolo mentre io e Franci abbiamo preso il branzino su rataouille fresca di verdure e patate al forno. A conclusione del pasto un delicato dessert con albicocca schiacciata con menta, sorbetto di pesca e focaccia dolce. Il conto di 107€ rispecchia la qualità del cibo e la preparazione del personale. Esperienza davvero positiva!

Tornando a casa ci siamo fermati in place de la Comédie dove una crew di street-dancer si è esibita davanti a noi; per il freschetto abbiamo indossato un golfino di cotone. La mattina dopo, con 10€ in più, abbiamo fatto colazione sulla veranda coperta al primo piano dell’Hotel (alla continentale: pan brioche, toast burro e marmellata, cereali, succo, frutta) e, dopo il check-out, siamo partiti alla volta di Bilbao. Ma ci rivedremo presto, Montpellier, al rientro dalla seconda tappa del nostro viaggio: Bilbao (qui il post).

Indirizzi

LHotel d’Aragon, un tre stelle di charme in rue du Baudin 10 nel centro di Montpellier, a pochi passi da place de la Comedie.

Il ristorante Anga è in 19 Rue du Palais des Guilhem nel centro storico di Montpellier.

In alternativa si può prenotare in due ristoranti gourmet, ubirati nel centro storico di Montpellier:

l’Alliance des Plaisirs con due menu degustazione da 42€ con 4 portate (antipasto, piatto principale di carne o di pesce, formaggi e dolce) e da 49€ con 5 portate (due piatti principali sia carne che pesce) all’8bis Rue du Petit Saint-Jean

il ristorante Leclere, cuisine d’arrivage con terrazza estiva, dove prenotare almeno con un mese di anticipo (menu serale a 38€) nella tranquilla via 41 Rue de la Valfere.