Degustazione di vini Uccelliera e birre a Torre a Cenaia

La due giorni come #bloggerdelborgo di Lorenzana (qui la visita al Pastificio Martelli nel borgo di Lari) prosegue con la degustazione degli ottimi vini alla cantina Uccelliera e la serata al birrificio artigianale con ristorante-pizzeria-hamburgeria a Torre a Cenaia. Tutto a un tiro di schioppo dalla casa di Lorenzana che ci ospita e tutto condito da una cordialità e voglia di raccontarsi preziose!

Degustazione dei vini della Fattoria Uccelliera

La Fattoria Uccelliera si estende per 240 ettari e propone due diverse degustazioni di vino seguendo il percorso Tradizione oppure quello Innovazione. Inizialmente abbiamo sbagliato strada e siamo finiti all’agriturismo, situato a Fauglia, da cui si arriva alla cantina tramite un percorso nel bosco oppure facendo il giro in auto ed entrando dal comune di Crespina Lorenzana. Per noi è stata predisposta una ricca degustazione di crostini con l’olio extravergine d’oliva della casa (ottimo, disponibile anche aromatizzato al tartufo) e affettati della macelleria Ceccotti di Lari e formaggi a km zero (quelli del caseificio Busti di Fauglia, che visiteremo il giorno dopo), La gentilissima Tiziana, responsabile delle vendite, ci racconta che 15 ettari della tenuta sono riservati al vigneto mentre 6 all’uliveto. Si tratta di oltre 2000 filari che producono di Chianti Classico, in una zona poco nota agli appassionati del noto vino rosso toscano. Tra le tipologie di rosso ottengono, tra l’altro, vini Sangiovese, Sirah, Cabernet Sauvignon, ben 6 Rossi Chianti IGT con diverse caratteristiche e poco vino bianco e olio d’oliva extravergine. Producono anche miele e delizione gelatine cotte nel vino che ci fanno assaggiare con i formaggi locali. Proviamo (e poi acquisterò) il delizioso Ficaia bianco composto da Pinot bianco (90%) e viognier (10%), un vino Igt Toscana Bianco, eccellente come aperitivo o per accompagnare pesce e carne bianca. Ero molto attirata dalla bellissima etichetta del Lupinaio, al 100% Viognier 100% che fa da contraltare a quella rossa del Chianti Riserva, creata ad hoc per il mercato cinese.

Nel mercato dei vini la Francia spadroneggia perchè le cantine fanno rete tra loro rafforzando l’immagine del vino francese in toto, che riesce in questo modo a mantenere i prezzi elevati mentre il vino italiano viene considerato, a torto, di serie B ma la cultura sta pian piano cambiando, anche per il lavoro che il Consorzio del Chianti Classico sta portando avanti. Tiziana è appena tornata da una Fiera a Singapore dove tutti i produttori francesi erano riuniti sotto la medesima bandiera mentre quelli italiani erano sparpagliati tra gli stand ed era più difficile trovarli e capire che fanno parte della stessa ‘famiglia’. I rapporti con il distributore di Hong Kong sono difficili e poco duraturi, anche se l’Uccelliera ha sede in un distretto cinese per essere più vicina ai clienti locali. Spesso i vini sono acquistati per moda e vengono ricercati prodotti sempre nuovi, così come accade ai ristoranti locali, che sono i clienti principali dell’Uccelliera. Tiziana si occupa in prima persona della vendita del vino senza ricorrere a distributori ed è un lavoro che richiede tanto tempo e impegno, soprattutto in Italia a differenza degli Stati Uniti in cui il loro prodotto è molto apprezzato e riconosciuto.

Il loro percorso eno-gastronomico è un modo per farsi conoscere al di là della presenza sulle principali guide per Sommelier e appassionati di vino e convince all’acquisto soprattutto i clienti stranieri che passano dalla zona per fare trekking e rimangono incantati dagli aneddoti che sono raccontati dalla viva voce del produttore. Alcuni di loro si fermano a dormire nel Bed & Breakfast o nell’agriturismo della Fattoria Uccelliera, per completare e rendere unica la loro esperienza. Uno degli aneddoti riguarda il vino Sirah 7 Dieci che richiama la data di nascita (il 7 ottobre, appunto) del fondatore dell’azienda che adorava questo vitigno ma, ahimè, è morto prima di poter assaggiare la prima annata realizzata al 100% in Sirah pronta nel 2014. Un altro vino con un gusto unico all’assaggio è il rosso Poggio alla Pietra, che acquisto in quanto realizzato col tradizionale metodo del Governo all’uso toscano, ossia ripassato con uva passita sangiovese in grado di dare all’olfatto un’armonia di aromi che spaziano dalla frutta rossa molto matura (prugna e ciliegia) alle spezie fresche e un forte sapore che lo rende perfetto per accompagnare piatti a base di carni bollite o arrosto e a formaggi saporiti.  L’ultima bottiglia che acquisto è quella dell’Amordamaro, nato all’inizio del novecento, quando Nonna Isola decide di preparare un elisir da regalare a Natale ai parenti e agli amici, tanto gradito che l’Uccelliera ha deciso di metterlo in produzione. Il colore è scuro, l’odore ricorda arancio amaro, biancospino, bergamotto, con note di caffè tostato che lo rendono originale e con un tocco antico, ottimo come digestivo a fine pasto, come correzione del caffè o per guarnire gelati e semifreddi.

Nella Fattoria Uccelliera è presente una sala al piano superiore con tavoli da degustazione perfetta per convention aziendali o incontri privati (capienza circa 60 persone) e, passando da un delizioso pergolato, arriviamo nella cantina vecchia, ormai in disuso, ma splendida per raccontare la storia di questa cantina toscana.

Torre a Cenaia per aperitivi e birre casual o cene ed eventi unici

La sera, dopo esserci riposate nella casa del Giusti a Lorenzana, che ci è stata gentilmente assegnata come partecipanti al progetto “Blogger del Borgo, ospitalità in forma di albergo diffuso gestito dalla Cooperativa Sociale Arnèra (vai qui per approfondire) decidiamo di andare a cena a Torre a Cenaia, che al tramonto ci attende in tutto il suo incanto, tra campi coltivati, filari di vite e alberi svettanti nel cielo al tramonto! Il ristorante è chiuso (è martedì sera) e non ci sono eventi privati. Dopo la degustazione di vini fatta, decidiamo a malincuore di saltare l’aperitivo in piazzetta Pitti con i taglieri di salumi e formaggi di accompagnamento (già fatto!) che si presenta davvero bella con musica, pedane in legno, tanti fiori e gentilezza. Ci dirigiamo nel Ristorante Pizzeria J63 annesso all’omonimo birrificio artigianale e siamo fortunate perchè il martedì ci sono menu proposti a un prezzo speciale, 12 euro comprensivi di (abbondante) piatto unico e una birra media a scelta. Io opto per un panino al Pastrami locale mentre Caterina sceglie un hamburger di Chianina accompagnati da una mezza pinta di birra JBlonde e di Jipa (qui puoi scoprire le differenze di tutte le birre artigianali prodotte in loco). La struttura meravigliosa comprende cantina, agricoltura biologica, gastronomia d’eccellenza a km zero all’interno di un parco con stature e una villa lussuosa alle spalle, che necessita di ulteriore ristrutturazione, e, a mio parere, si presta magnificamente ad eventi privati per lasciare gli ospiti a bocca aperta! Abbiamo scoperto un mondo vicino a noi che vogliamo conoscere meglio (segue qui con la scoperta del Caseificio Busti)!

Informazioni pratiche

Fattoria Uccelliera è in via Roncione, 9 nel comune di Crespina Lorenzana (PI). Attenzione a non confondervi con l’agriturismo il cui indirizzo è via Pontita 26 nel comune di Fauglia (PI). Qui il link.

Torre a Cenaia è in via Livornese 55 a Cenaia (PI). Qui il link per scoprire la sfaccettata e unica offerta proposta in loco per serate casual o eventi eleganti, un aperitivo o un hambuger, una pizza o una cena gourmet.

Se volete pernottare nell’albergo diffuso del borgo di Lorenzana (PI) andate al sito del progetto: www.ospitidelborgo.it
La Reception è presso la Trattoria dei Vecchi Sapori in piazza Tripoli, 3