Metti un bambino a Palazzo Strozzi…

WP_20151011_003Il 24 settembre è iniziata, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze, la mostra “Bellezza Divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana” a Palazzo Strozzi (nel centro di Firenze). Il collante della mostra è l’interpretazione di artisti contemporanei del tema del Sacro connessa alla visita di papa Francesco a Firenze in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale (previsto a novembre). Tra le altre, ci sono celebri opere quali l’Angelus di Jean-François Millet (bellissimo prestito dal Musée d’Orsay di Parigi), la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, la Crocifissione di Renato Guttuso (Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma) e la Crocifissione bianca di Marc Chagall (stupendo prestito dall’Art Institute di Chicago).

Connesse alle mostre ci sono ogni domenica mattina dei laboratori ad hoc e ho subito iscritto Francesco perchè i posti sono ridotti e si esauriscono facilmente (Stile Libero WP_20151011_005mostra e laboratorio per famiglie con bambini dai 7 ai 12 anni). Si tratta di un modo stimolante e divertente di fruire l’arte (infatti ora lui quando va al Museo chiede se verrà dato un foglio e una penna e, a volte, me li chiede esplicitamente!) e ogni volta diverso perchè strettamente legato alla mostra del momento. In più i lavori si fanno in famiglia quindi si impara a collaborare e a riflettere insieme!

Ecco cosa abbiamo fatto domenica: ci hanno consegnato un sacchetto dicendoci di indovinare il contenuto concentrandoci sui materiali, semplicemente toccando gli elementi inseriti all’interno. Abbiamo poi svuotato il sacchetto e abbiamo trovato una pietra e del gesso, una tela e del fustagno e poi pezzi di legno e di cartone. Siamo quindi entrati alla mostra e ci siamo soffermati nella sala della Natività prima davanti a una scultura di pietra che raffigurava un’allegra Madonna con bambino poi davanti a un altorilievo di gesso con una Madonna tesa che doveva ancora partorire. Descrivendo quello che vedevamo, abbiamo conosciuto e confrontato tra loro tecniche e materiali.

Gaetano Previati (1852-1920); Georgica; olio su tela; 1905; Musei Vaticani
Gaetano Previati (1852-1920); Georgica; olio su tela; 1905; Musei Vaticani

Siamo passati nella seconda sala e ci siamo seduti davanti a un grande quadro di Previati (“Georgica” dipinto sulla ruvida tela) in cui le pennellate di arancione e azzurro hanno descritto una scena familiare in un contesto riconoscibile con una Sacra Famiglia bucolica all’ombra del melo. Passando nella sala successiva, ogni bambino ha ricevuto un dettaglio di un quadro che occorreva individuare e poi sul retro della scheda abbiamo indicato: cosa vi era raffigurato, in che colori era realizzato e con quale tecnica. A Francesco è capitato il Van Gogh del poster (Pietà) ed è stato bravo nell’individuare gli elementi richiesti.WP_20151011_007

Alla fine ci siamo seduti davanti all’affascinante dipinto di Casorati
(“La Preghiera” dipinto sul morbido fustagno) caratterizzato da un prato fiorito e da un’elegante donna truccata (giapponese?) e ben vestita che prega intensamente di sera (notte?). I bambini hanno disegnato il dettaglio che maggiormente li aveva colpiti e siamo rientrati nella sala del laboratorio. Ci sono stati consegnati un foglio a testa, delle matite colorate e dei pastelli ad olio, poi abbiamo pescato uno stile con cui realizzare lo sfondo del nostro quadro (a WP_20151014_001Franci era capitato PRECISO e a me GIOCOSO ma ce li siamo scambiati :-). Io ho creato un mare con onde tutte ordinate e la pioggia che cadeva super-regolarmente mentre Francesco un fuoco rosso su fondo blu. Poi ci hanno dato un foglio trasparente dove abbiamo realizzato il soggetto principale che, ovviamente, per Francesco è stato il camion dei pompieri con un pompiere mentre per me un ragazzo con la tavola da surf (lo so, lo so, il suo disegno è molto più bello del mio, e dico sul serio: che potenza! che energia!). Abbiamo legato insieme i fogli per creare il nostro album di famiglia e siamo usciti soddisfatti dalla mostra dopo due ore di lavoro!Comp Stanley Spencer Last Supper 1920

La mostra in sè non mi ha colpito molto, a parte qualche opera sparsa, perchè un po’ troppo dispersiva nel tema che segue le tappe fondamentali della vita di Gesù: Annunciazione, Natività, Miracoli, Passione e Crocifissione. Mi sono piaciute particolarmente le opere, oltre alle più famose già citate, (immagini prese dalla sezione Press del sito di Palazzo Strozzi) di Munch (l’inquietante Madonna II), le ambientazioni operai del pittore inglese Stanley Spencer (che non conoscevo) e il grande bronzo di Manzù (Grande Cardinale) senza tralasciare Picasso, Ernst e Fontana.

Se volete coinvolgere la scuola di vostro figlio o iscriverlo al laboratorio della domenica mattina (o anche solo visitare la mostra) sappiate che è aperta sino al 24 gennaio 2016. Il laboratorio è gratuito col biglietto della mostra che vede riduzioni p.e. per i clienti Banca Intesa / Carifirenze (7,5€) e per studenti / bambini (4€) e tante altre.