La contraffazione dei prodotti alimentari

La nostra biologa nutrizionista di fiducia, Emilia Frigiola, oggi affronta un tema delicato e importante: la contraffazione dei prodotti alimentari. Vuoi studiare l’Analisi Chimica Forense Alimentare? Ti suggeriamo il modulo curato dal professor Giovanni Lercker all’interno del Master di II livello in Analisi Chimiche e Chimico-Tossicologiche Forensi dell‘Università di Bologna. Qui informazioni e bando.

Cos’è la sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare è un termine che si riferisce a una serie di prassi e requisiti che mirano a garantire la buona qualità di cibi e bevande sotto il profilo igienico sanitario, per garantire che un alimento non costituisca un rischio per la salute del consumatore. L’adozione di prassi idonee a garantire la sicurezza alimentare è regolata da varie leggi e compete ai produttori dei generi alimentari, ma anche a tutti coloro che intervengono nei successivi passaggi della filiera, fino all’acquisto da parte del consumatore finale. Tuttavia non sempre sono rispettate le normative di sicurezza e si verificano casi di frodi alimentari dei più svariati tipi.

Alcuni esempi? Lo zuccheraggio del vino rosso, la vendita di pesci surgelati spacciati per freschi, la sostituzione (anche parziale) dell’olio di oliva con olio di semi o con miscele di oli di semi, colorati poi con l’aggiunta di clorofilla, oppure la ricostituzione del latte in polvere con acqua.

Le tipologie di frodi alimentari

Distinguiamo diversi tipi di frodi alimentari, facenti parte della categoria delle frodi commerciali:

  • la contraffazione alimentare  si verifica quando una sostanza di buona qualità presente in alimento viene sostituita con un’altra meno pregiata;
  • l’adulterazione alimentare avviene quando un alimento è modificato, in modo da vendere al consumatore un prodotto di minor qualità, ottenendo maggior guadagno;
  • la sofisticazione alimentare si presenta quando vengono aggiunte delle sostanze estranee all’alimento genuino, al fine di migliorarne l’aspetto estetico e renderlo attraente agli occhi dell’acquirente;
  • l’alterazione alimentare è una modifica chimica che avviene all’interno dell’alimento in modo spontaneo, per esempio a causa di una cattiva modalità di conservazione, e non è dunque provocata volutamente dall’uomo.

I prodotti contraffatti si possono trovare nei supermercati, fra le bancarelle, sui siti internet e attraverso le vendite online possono arrivare sulle nostre tavole.

A queste problematiche si aggiunge il fenomeno dell’Italian sounding, ossia l’imitazione di prodotti italiani richiamando il loro nome o marchio. Famosi esempi di falsi Made in Italy, con sapore simile ma origine ovviamente diversa, sono il Parmesan cheese, gli “spaghetti napoletana”, le conserve di pomodoro San Marzano e il caffè Italian Espresso. I paesi “culla” dell’Italian sounding sono per lo più quelli ricchi e industrializzati, in primis gli Stati Uniti. Questo fenomeno incide chiaramente sull’export delle aziende nostrane, oltre a ingannare il consumatore estero.

Il giro d’affari dell’Italian sounding e della stessa contraffazione alimentare è estremamente rilevante, infatti, secondo le analisi della Coldiretti, ha superato i 60 miliardi di euro.

Come difendersi dalle frodi alimentari

Uno dei migliori strumenti per garantire la sicurezza alimentare e difenderci da queste frodi è sicuramente la tracciabilità degli alimenti. Per ogni ciascuno di essi bisogna poter ricostruire tutti i passaggi della filiera produttiva, dalla lavorazione della materia prima sino alla messa in vendita del prodotto. In più le aziende hanno l’obbligo di indicare sulle etichette degli alimenti i valori nutrizionali, la presenza di eventuali allergeni, la data di scadenza anche sui prodotti confezionati singolarmente. Questo dovrebbe consentire ai consumatori di poter effettuare le proprie scelte in modo più consapevole.

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