Il mio primo (e ultimo) discorso di Conte

Ieri ho voluto ascoltare in diretta il discorso di Giuseppe Conte, il nostro Presidente del Consiglio, confidando nei lavori della task force guidata da un ex-McKinsey come Vittorio Colao, e nel fatto che altri paesi europei hanno allargato le maglie pensando al bene non solo dell’economia ma anche della salute mentale del loro popolo. Bene, con grande irritazione posso affermare che le mie speranze sono state completamente disattese. Capisco che si tratta di una crisi unica nella storia dell’umanità, almeno dal mezzo secolo in cui sono viva, ma anche questo Governo è assolutamente unico nel suo indecisionismo e caratterizzato da una lampante incompetenza a tutti i livelli. Non ultimo quello comunicativo.

Toni e modi inadeguati

Non puoi ergerti a grande statista, a cui l’Europa ha dato ascolto e ha elaborato strumenti finanziari ad hoc e anticipare i fuochi d’artificio di un crono-programma talmente spaziale che ce lo stanno già chiedendo altri paesi (secondo me per farsi due risate) e poi parlare del nulla cosmico. I paesi ‘seri’, quelli che tanto odiamo perchè pretendono di fare il bello e il cattivo tempo dell’Europa, hanno già elaborato e annunciato alla popolazione i loro programmi oltre una settimana fa. E se li ascoltiamo, per la differente caratura e per lo spessore dei contenuti dei discorsi di Merkel (Germania) e Macron (Francia), capiamo anche perchè è così… Quali sono i paesi che dovrebbero prendere spunto dai miseri punticini elencati da cui dovrebbe ripartire la ripresa dell’Italia? Mah.

E il tono estremamente fastidioso, quel fare da ‘padre di famiglia’, può essere adatto per età e levatura al nostro Presidente della Repubblica Mattarella, ma proprio non si addice a un personaggio improvvisatosi politico al grido dell’onestà al potere (e ora stiamo toccando con mano che l’onestà non basta ma per governare un paese occorrono competenza ed esperienza). Se vi uniamo il nuovo (patetico) slogan: “Chi ama l’Italia, mantenga le distanze“, frutto della mente del suo ufficio stampa o di un pubblicitario di bassa lega.

Un crono-programma ridicolo

Lockdown Firenze Spighi
Foto di Francesco Spighi scattate a Firenze durante il lockdown (i ricavi delle vendite vanno alla Fondazione Careggi)

Non posso credere che una task force costituita da consulenti strategici, grandi economisti, prestigiosi professori universitari abbia partorito un topolino di dimensioni invisibili. Avevo visto anche il diagramma di flusso e il foglio excel con i livelli di rischiosità e i consigli per le riaperture distinti per categorie merceologiche e non posso credere che i ministri e i funzionari dei diversi ministeri non abbiano saputo partorire niente di meglio. Mi pare un esercizio che qualsiasi laureato in ingegneria gestionale avrebbe potuto svolgere (o perfetto come test d’ingresso di un MBA).

Ma alla fine cosa succederà dal 4 maggio? Quasi niente di nuovo… Dobbiamo rimanere blindati in casa senza un perchè (qui precedente post), uscendo solo per ragioni di comprovata necessità con un’unica differenza: si potranno andare a trovare parenti residenti all’interno della regione (rimanendo a distanza e indossando la mascherina ahahah). Aprono le aziende dei settori manifattura ed edilizia con relativi indotti e vendita all’ingrosso a patto di rispettare gli obblighi del decreto in termini di sanificazioni, distanze di sicurezza, ecc.). Tante parole sul prezzo delle mascherine chirurgiche (massimo 50 centesimi l’una – io le avevo comprate a 16€ confezione da 10 mentre la nonna a 10€ l’una – ladri!).

Ma dove si parla dei bambini?

Da Conte, neanche una parola sui BAMBINI in 20 minuti di discorso. NEANCHE UNA. (qui precedente post) Poi una giornalista (donna, guarda un po’) ha chiesto “Come faranno i genitori a tornare al lavoro con i loro bambini?” e allora ha iniziato con una supercazzola sul fatto che le scuole non riapriranno altrimenti sballa il super-mega-cronoprogramma con un’incognita imprevedibile, aggiungendo che l’età media degli insegnanti italiani è la più alta d’Europa e che ‘mediamente’ la Didattica a Distanza sta funzionando. Novità: (mi fa piacere per loro) l’esame di Maturità sarà in presenza.

Poi colpo di scena: sono previste assunzioni per 60.000 insegnanti precari. Immagino che, dunque, che a settembre le scuole apriranno con turnazione (mattina e pomeriggio? a settimane alterne? non si sa, c’è un’altra super-mega task force all’opera!). Perciò le mamme dovranno essere ancora a disposizione dei figli minori. A parte le SCUOLE,lo zero assoluto. E i bambini NON solo SOLO scuole. Nessuna parola sul fatto di poter uscire, invitare, studiare insieme a un amichetto. I bambini sono stati bloccati nella loro crescita NON SOLO didattica ma soprattutto relazionale. Ma di questo al Governo non interessa affatto…

Le (mie) conclusioni sulle misure assistenzialistiche

Firenze lockdown Spighi
Foto di Francesco Spighi scattate a Firenze durante il lockdown (i ricavi delle vendite vanno alla Fondazione Careggi)

Il turismo è uno dei settori trainanti del PIL italiano. L’ha anticipato Conte prima di parlare del mega-galattico crono-programma. Ha detto, dunque, che apriranno i Musei e le Biblioteche il 18 maggio e i ristoranti e i bar il 1 giugno. Ma dato che non ci si potrà muovere tra regioni diverse, come farà ad incentivare il turismo (anno perso, tanti hotel non riapriranno e tanti affittacamere dovranno trovare un vero lavoro e questo non è un male per certe città…)? E le partite IVA e i liberi professionisti? Beh, con un click potranno rinnovare la richiesta del sussidio di 600€ mensili a risarcimento del mancato lavoro.

Con queste misure che tipo di ripartenza possiamo immaginare per il nostro Paese? Siamo ancora chiusi in casa, apre solo la manifattura, arrivano assunzioni e sussidi pubblici a pioggia. L’Italia continua tutto come prima. Cosa abbiamo imparato da questo virus? Niente. L’ambiente è ignorato. Il turismo è ignorato. Il futuro del nostro paese, i bambini, sono ignorati. In famiglia ogni giorno studiamo tutti inglese. Non si sa mai …

(le foto fanno parte del progetto del fotografo Francesco Spighi acquistabili per realizzare donazioni a favore della Fondazione Careggi, del relativo ospedale fiorentino)