Napoli sotterranea e cena a Pozzuoli

Venerdì 3 giugno ci svegliamo e facciamo colazione sul terrazzino affacciato allo splendido giardino privato sottostante il nostro Bed & Breakfast scelto per visitare Napoli. Cereali, torta fatta in casa, brioche, fette biscottate con la marmellata e yogurt fatto in casa, frollini, spremuta d’arancia, caffè o cappuccino. Pronti a iniziare un’altra giornata che si prennuncia intensa più della prima (leggi qui). Usciamo ed entriamo nel cortile del Conservatorio, poi passiamo per via dei Tribunali semi-deserta con fruttivendoli e altri negozi in fase di apertura. Il programma prevede la visita guidata alla Napoli Sotterranea con Emilia e Michele con Maria Pia che arrivano apposta da Roma per trascorrere una giornata insieme a noi.LB--Napoli-B&B-Colazione

Siamo in anticipo e il loro treno è in ritardo, quindi entriamo dentro la Basilica di San Lorenzo Maggiore, al cui lato esiste un clone della Napoli Sotterranea, la Neapolis Sotterrata (in realta’ ci hanno consigliato la visita serale con spettacolo teatrale divertentissimo ma con Franci meglio trascorrere delle serate più rilassanti). E’ una chiesa davvero imponente, tra le più antiche della citta’ (inizio della costruzione nel 1235) in piazza San Gaetano e lo stile dominante è quello gotico con cappelle in stile barocco. Sono molto interessanti i monumenti sepolcrali siti nelle cappelle laterali e il meraviglioso e imponente abside in gotico francese nonché l’affascinante presepe (immancabile in qualsiasi chiesa o monumento napoletano).

Usciamo e arriva prima Emilia poi Michele e Maria Pia in taxi e attendiamo poco per entrare perché data l’affluenza di turisti i turni non sono ogni ora ma ogni quarto d’ora (biglietto d’ingresso 10 euro per gli adulti e 6 euro per i bambini). La guida della Napoli Sotterranea, gestita da una cooperativa, è molto preparata e appassionata e, partendo da una grotta, ci racconta la storia dei sotterranei e la loro riqualificazione oltre ai progetti futuri. Divertente l’aneddoto del ‘munaciello’, uomo di piccola statura in grado di passare dai cunicoli per prendere l’acqua potabile per le famiglie nobili e ricche di Napoli che, con l’occasione, rubava qualche gioiello per regalarlo alle sue amanti. Quando i mariti di accorgevano dei nuovi monili, le mogli dicevano che si trattava di un miracolo e loro correvano ad annunciarlo per strada (poveri cornuti dichiarati!). Di pertugio in pertugio, di sala in sala osserviamo reperti militari (maschere, carrarmati, ecc.) e giocattoli dismessi, perchè nella Napoli Sotterranea si rifugiavano le famiglie in tempo di guerra durante i bombardamenti (e a volte persino in strada). Arriviamo a un orto geotermico con irrigazione data dall’umidita’ naturale della grotta e luce artificiale (frutto della vittoria ad un concorso sulle attivita’ da realizzare nella Napoli Sotterranea) però sono piante con durata inferiore rispetto alle piante irrigate ed esposte alla luce solare. Arriviamo al momento più atteso e, nello stesso tempo temuto, da Franci: il passaggio in strettoie a lume di candela (o di torcia dello smartphone) per arrivare a vasche d’acqua e, tra un passaggio e l’altro, ci accolgono con un concertino alcuni musicisti. Arriviamo a un enorme e profumatissima piantagione di basilico sotterranea e osserviamo gli impasti della pizza geotermica degustabile con lo sconto alla vicina pizzeria Le Sorelle Bandiera, convenzionata col tour ma… la visita non finisce nei sotterranei!

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Usciamo e arriviamo in case parzialmente seminterrate e quasi prive di finestre, i cosiddetti ‘bassi napoletani’ (ecco perchè c’è l’abitudine di piazzarsi con la sedia per strada, per avere luce e aria). Il basso che visitiamo possedeva una cantinetta in cui durante la guerra la proprietaria si occupava di contrabbando di sigarette e ancora alcune finestre che si affacciano sul vecchio anfiteatro sono abitate da napoletani che non intendono lasciarle ed è sorto persino un albergo. Nella pizzeria all’interno del secondo basso, degustiamo la pizza a portafoglio (al costo di 2 euro, ecco perchè non possono attecchire i McDonalds a Napoli!) e vediamo tanti personaggi e ambientazioni di presepi moderni ma realizzati con lo stile e la tecnica tradizionali.

La visita guidata dura ben 2 appassionanti ore e quando usciamo sono le 13.00 ma le famosissime pizzerie Sorbillo, ecc. sono impraticabili quindi decidiamo di sederci proprio da Le Sorelle Bandiera e la pizza geotermica non ci delude (ma credo che a Napoli sia difficile rimanere delusi da una pizza in qualsiasi pizzeria): impasto morbido ma sottilissimo al centro con morbido cornicione saporito, buona mozzarella e pomodoro e giusto prezzo. A pranzo Michele e Maria Pia ci danno due importanti e liete notizie (nuova casa e bimbo in arrivo!) e riposati e rifocillati facciamo un giro in via San Gregorio Armeno, la storica via dei presepi con Pulcinella, Totò e tutti i personaggi ispirati all’attualita’ (politici e personaggi storici, da Renzi al Papa, dal William e Kate alla Merkel), allo spettacolo (cantanti con Pino Daniele su tutti poi Renato Zero, Prince, Fedez, Jovanotti, ecc., Di Caprio con l’Oscar in mano e persino Cracco, Barbieri e gli altri Masterchef) e calciatori di tutte le squadre (Franci fa scandalizzare il venditore chiedendogli la figurina di Morata della Juventus… un fiorentino a Napoli!!!). Quello che mi colpisce di più sono i dettagli dei presepi, frutta e cibo, ambientazioni, ecc che riproducono fedelmente la realtà.

Torniamo a Spaccanapoli con tanti personaggi e artisti di strada dall’uomo senza testa (Franci non ha ancora capito come facesse ed era pure un po’ spaventato…), al musicista che schiaccia gli animali che fanno i versi, il mago delle combinazioni del Lotto, ecc. e facciamo la merenda da Scaturchio in piazza San Domenico Maggiore serviti con gentilezza al tavolo, nonostante la marea di turisti che la assalgono. La miglior sfogliatella riccia della nostra vita, una fetta di pastiera e un bignè per Franci con caffè era proprio quello che ci voleva per riconciliarci col mondo prima di visitare la Basilica di San Domenico Maggiore tutti insieme, sede dei domenicani in citta’. Non entriamo facendo le scalinate della piazza con l’Obelisco ma ­dal cortile­ con seconda facciata cui si accede alla navata mediana della Chiesa. Un’altra chiesa monumentale davvero magnifica nelle decorazioni (il soffitto a ricchi cassettoni dorati, i lampadari in vetro rosa di Murano, vetrate, i fregi tondi nella navata centrale con le effigi dei domenicani, l’organo, altare, ecc.). La prossima volta dobbiamo visitarla con una guida (in carne e ossa o cartacea) per apprezzare le opere artistiche in tutte le cappelle senza dimenticare il convento con la cella di Tommaso d’Aquino.

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Proviamo a visitare la statua del Cristo Velato ma la coda davanti al Museo Cappella Sansevero è proibitiva quindi io e Franci torniamo in albergo a riposarci prima della cena con Emilia e Nicolò a Pozzuoli mentre Fabio va con Michele e Maria Pia a fare un po’ di shopping in via Chiaia e dintorni (Marinella, Scout, ecc.) prima di salutarli. Torna Fabio, doccia al volo e saliamo attraverso i Quartieri Spagnoli per raggiungere verso la fermata di Montesanto per prendere la Linea 2, sgarrupatissimi treni locali che ci portano sino a Campi Flegrei dove ci aspetta Emilia con la macchina. Passiamo a prendere Nicolò nella sua bellissima abitazione sopra Pozzuoli, con portierato e bungavillee e ci dirigiamo verso l’Abraxas – L’Osteria dei due Laghi (via Scalandrone, 16 a Pozzuoli sul lago d’Averno), il delizioso ristorante in cui Emilia aveva festeggiato la sua laurea. E la festeggiamo anche noi ordinando antipasti misti (tanti e buoni dalle bruschettine, stracciata di melanzane, polpettine alle zucchine, ecc.). Franci gradisce le polpette mentre io assaggio delle ottime linguine di Gragnano con cozze su crema di cicerchie dei Campi Flegrei. Meloncello o limoncello completano la nostra cena accompagnata da un buon vino bianco. Tornando a Napoli facciamo un giro per Pozzuoli che è un po’ la Fiesole di Napoli: locali fighetti, bella gente e tanta cura (la prossima volta non dobbiamo perdere le solfare e un giro nel centro). Ci lasciano a piazza del Gesù Nuovo, oltre la quale inizia la ZTL, e risaliamo verso il B&B con Franci completamente addormentato che si regge a stento in piedi. Di giorno non ci sembrava così ripida la salita e a piazza Bellini si passa a stento perchè a mezzanotte è in piena movida. E la seconda, intensa nostra giornata napoletana è appena trascorsa. A domani con la visita guidata alla Certosa di San Martino e giro al Vomero. Per adesso.. buonanotte!

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Informazioni pratiche:

  • Napoli Sotterranea (sito web) in piazza San Gaetano 68 accanto alla Basilica di San Paolo Maggiore. Costo: 10 € per adulti e 6€ per bambini. Durata della visita due ore con inizio ogni ora.
  • Pizza alle Sorelle Bandiera in vico Cinquesanti 33 a Napoli
  • Sfogliatella da Scaturchio in piazza San Domenico Maggiore 19 a Napoli
  • Cena da Abraxas a Pozzuoli (in via Scalandrone 15 raggiungibile in macchina)