Marche Abbazia di Fiastra con Riserva Naturale

LB-AbbaziadiFiastraArriviamo così al nostro ultimo giorno di gita marchigiana. Facciamo colazione e check-out alla calda Locanda Le Logge e partiamo per la vicina Abbazia di Fiastra con attigua Riserva Naturale dove abbiamo deciso di trascorrere la mattinata per partire subito dopo pranzo alla volta di Firenze. E’ domenica 10 aprile e tanta gente raggiunge l’Abbazia per partecipare alla Santa Messa. Dal sito della Fondazione Giustiniani Bandini, che possiede e gestisce il territorio, leggo che la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra nasce per proteggere le terre appartenute ai monaci cistercensi, da loro plasmate nel corso dei secoli, dove è ancora possibile godere di un ambiente accogliente ed armonioso, espressione di un rapporto equilibrato tra uomo e natura. Con i suoi ambienti intatti e ancora abitati dai monaci, offre ai tutti visitatori la possibilità di partecipare alla vita religiosa e di immergersi in una suggestiva atmosfera di spiritualità. Abbiamo LB-AbbaziadiFiastravisitato prima l’Abbazia, il Centro Visite, il Museo Archeologico ed il Museo del Vino poi abbiamo fatto merenda in una caffetteria e abbiamo fatto una passeggiata nella deliziosa Riserva Naturale dove ci sono itinerari a piedi, in bici e spazi attrezzati per il bird watching.

L’Abbazia di Fiastra è stata fondata nel 1.100 su un terreno avuto in donazione dal duca di Spoleto dai monaci cistercensi provenienti dall’Abbazia di Chiaravalle di Milano che per la costruzione hanno attinto a piene mani dai resti del sito Urbs Salvia visitato ieri (ecco il post), come si può notare dai capitelli romani tutti diversi e altri dettagli e hanno iniziato il lavoro (è il caso di dire) certosino della bonifica dei terreni paludosi circostanti. L’architettura è di stile romanico con influenze gotiche, riprendendo lo stile cistercense lombardo. Col loro motto ‘ora et labora’ i 12 monaci iniziali diventarono ben 200 e l’Abbazia diventò un fiorente centro economico basato su agricoltura e artigianato e controllando tutto il territorio maceratese, primeggiando anche in ambito culturale, marittimo, finanziario e commerciale. Al declino e abbandono, subentrò la Fondazione Giustiniani Bandini che istituì la Riserva Naturale riconosciuta dal WWF Italia mentre dall’1985 i monaci cistercensi sono tornati a popolare l’Abbazia vivendo nell’osservanza della regola di San Benedetto. Abbiamo visitato l’imponente Chiesa con l’accogliente portico e il bellissimo rosone romanico, il silenzioso Chiostro, l’essenziale Refettorio e siamo scesi nella Sala delle Oliere dove è presente un’esposizione museal con i resti archeologici provenienti dal sito Urbs Salvia. Tra i materiali ci sono  iscrizioni funerarie, che raccontano la vita di alcuni abitanti di Urbs Salvia, i ritratti di Augusto e Druso Maggiore, un peso in basalto, un’urna cineraria, un’anfora e parti architettoniche relative alle prime fasi di costruzione della chiesa. Sempre dal Chiostro, abbiamo visitato il giardino di Palazzo Giustiniani Bandini costruito, in stile neoclassico dove abbiamo osservato le diverse piante locali ed esportate dai viaggi in paesi esotici e ammirato le decadenti statue all’ingresso del Palazzo. Infine siamo scesi a visitare il Museo del Vino, posto nei locali delle cantine, con botti, torchi, contenitori, tini, pompe e altri strumenti usati nel passato per la lavorazione dell’uva compresa una caldaia per produrre il vin cotto accompagnata da documentazione sul vino tipico del territorio marchigiano.

Abbiamo poi passeggiato nel territorio della Riserva Naturale arrivando sino al lago Le Vene e toccando tre diversi ambienti: i campi coltivati, il bosco ed il fiume. Accanto al lago abbiamo tentato di osservare specie di uccelli migratori (airone cenerino, garzetta, folaga, tuffetto, martin pescatore e gallinella d’acqua) e, soprattutto, ci siamo immersi in una pace e serenita’ inconsuete. La passeggiata è davvero pianeggiate e breve, per cui adatta a bambini e anziani, senza nessun dislivello o difficolta’.LB-Riserva-Naturale-Fiastra

Abbiamo ripreso l’auto e abbiamo pranzato alla norcineria La Centrale del Gusto che avevamo adocchiato all’andata e ci siamo rimpinzati di panino con porchetta, arrosticini, grigliata mista di carne e verdure, acqua, birra e caffè, con un’altalenata di Franci prima di ripartire per la Toscana al termine di un rilassante weekend tra lavoro e famiglia.

Note pratiche: costi e indirizzi

Il biglietto del treno Firenze-Macerata è costato circa 31 euro

Una notte con colazione all’Hotel Arena (in vicolo Sferisterio16 a Macerata) di cui non so il costo, essendo ospite di PepeLab.

LB-norcineria-centraleCena da Fabric (in vicolo Ferrari 10-12 nel centro di Macerata): due hamburger, due birre piccole e una grande, nugget e patatine, due dolcini e un caffè a 38 euro.

Per due notti in tre in una delle tre camere a disposizione alla Locanda Le Logge (in corso Giannelli 34 nel centro di Urbisaglia), più colazione e parcheggio nei pressi del Bed & Breakfast, con cena (una giornata in mezza pensione) per due adulti (per Franci abbiamo preso un piatto di pasta alla carta) abbiamo speso 218 euro in totale.

Pranzo alla Taverna San Nicolò (vicolo del Comune al centro di Montecassiano) con antipastone di affettati, formaggi e crostoni per due, due primi, acqua e bicchiere di vino, due caffè e amaro a circa 40 euro

Pranzo alla norcineria La Centrale del Gusto (Contrada Entogge 69 poco fuori Urbisaglia) abbiamo speso in tutto 25 euro.