Follonica street art tour con Chiara Beni

Finalmente un ponte, il primo ponte post-coronavirus in cui decidiamo di partire, uscire da casa senza allontanarci dalla Toscana, come le disposizioni governative impongono. Non è un problema perchè la Toscana è ricca di luoghi meravigliosi infatti siamo indecisi tra la Maremma, il Chianti e la zona di Baratti, per la quale optiamo perchè non la conosco bene. Ma prima di dirigerci verso l’agriturismo con piscina che abbiamo scelto (su ordine tassativo di Francesco), ci fermiamo a Follonica dove incontriamo Chiara Beni che ci delizia con uno street-art tour tra le vie della cittadina che conosce come un guanto.

Follonica città di lavorazione dei metalli

Avevo fatto un appello su Facebook perchè mi fossero indicate attività da fare nella zona in cui eravamo diretti e ho raccolto l’invito di Chiara per l’interessante street-art tour di Follonica fatto insieme (e abbiamo ricambiato offrendole il pranzo a seguire). Quante cose fa la storica dell’arte Chiara Beni? Social Media Manager presso una web agency, curatrice di mostre, project manager di attività educative e scolastiche legate all’arte per bambini e tanto altro. Nel nostro giro ha fatto tesoro del suo lavoro presso il MAGMA (Museo delle Arti in Ghisa della Maremma) di Follonica (purtroppo era ancora chiuso post-covid ma adesso è aperto ed è da non perdere!) dove ci incontriamo effettuando il tour al contrario (di solito parte dal mare e arriva all’ex-Ilva mentre in questo caso partiamo dal MAGMA e arriviamo al mare).

Questa è la strada che percorreva il minerale dall’isola d’Elba, dove si estraeva ma ormai completamente disboscata, per arrivare sulla terraferma ed essere lavorato, grazie al legno necessario per attivare le fornaci. Si possono vedere ancora i binari ferroviari con cui il minerale, sin dal tempo degli Etruschi (nei quali ci imbatteremo al Parco Archeologico di Baratti e Populonia) viaggiava dall’isola alla terraferma e arrivava ad antichi forni ancora visibili in città. In questo piccolo villaggio la zona industriale rinacque quando si riprese a lavorare il ferro col Magma, enorme forno che occupa tre piani dell’edificio in cui è sorto l’omonimo museo che merita una visita. Leopoldo II realizzo a Follonica la più grande fabbrica di ghisa d’Europa di cui si hanno segnali in tutta la città sino alla Chiesa in cui le colonne sono in ghisa lavorata come il marmo. Qui c’era una prestigiosa scuola di ornato che realizzava lampade, pilastri, decori, balaustre (se ci facciamo caso, noteremo che la balaustra di piazzale Michelangelo a Firenze è realizzata in ghisa decorata). Nel 1960 la zona industriale (industria metallurgica pesante) rimase solo a Piombino mentre a Follonica rimasero le botteghe artigianali e la vecchia fabbrica fu abbandonata per una decina d’anni finchè non iniziò il processo di riqualificazione dell’ex-Ilva creando la biblioteca (dov’era l’officina), una scuola media (dov’erano i magazzini), il teatro (al posto della fonderia), il centro fieristico, ecc. L’edificio più antico della città di Follonica, il Forno San Ferdinando, è diventato adesso un museo che racconta, a grandi e bambini, in modo interattivo la storia dell’industria siderurgica italiana… e io che sono di Taranto non posso non pensare a quello che si potrebbe fare a Taranto se quella fabbrica mostruosa che genera solo inquinamento, malattie e morte, chiudesse i battenti per sempre …

Lo street art tour di Follonica con Chiara Beni

Streetart Follonica lettering Opiemme MAGMA
La scritta MAGMA dello streetartist Opiemme è l’insegna dell’omonimo Museo di Follonica

 

Chiara inizia a parlarci delle opere di street-art che, a Follonica, sono (quasi) tutte state realizzate su commissione pubblica o privata tramite bandi del comune (quindi è legale). Tutto iniziò con una mostra di street-artist torinesi nel 2016 che lasciarono la scritta MAGMA realizzata da Opiemme con una splendida calligrafia che grazie al neon si vede di notte come di giorno. “Visi sporchi, coscienze pulite”è la scritta sul muro e all’angolo del medesimo edificio, mentre dietro si trova il murale di un operaio dal titolo “Città Fabbrica“, opera realizzata nel 2019 da Ache77, lavoro coordinato dalla Streetart Gallery di Firenze. Ache77 si è chiuso una settimana nella biblioteca cercando foto di operai al lavoro al centro di documentazione per trovare quello che rappresentava al meglio la sua idea e che ha trasformato in un murale, opera profondamente legata al territorio di Follonica. L’operaio di fonderia rappresenta anche gli street-artist al lavoro con lo sguardo fiero, il viso sporco e la coscienza pulita.

Streetart Follonica Exit-Enter
L’opera artistica di Exit Enter sulle pareti della biblioteca di Follonica

Di fronte si trova un’opera ispirata a The Page Master e realizzata da Exit Enter che si riconosce solo dalle stilizzazioni agli angoli di alcune vetrate che decorano la biblioteca con tre diverse tipologie di letteratura: Avventura, Horror e Fantasy. La bravura artistica di Exit Enter è valorizzata da queste che sembrano vetrate completate da altre finestre superiori in cui vengono messi a frutto gli anni di frequenza dell’Accademia di Belle Arti. Sono entrambe opere legate alla storia del territorio e alla funzione d’uso degli edifici su cui vengono effettuate.

Nel parco, ancora da recuperare in termini di frequentazioni, c’è un’opera non autorizzata di James Boy realizzata in occasione di una sua mostra la scorsa estate. Qua e là, nell’area circostante la zona di archeologia industriale, si notano stencil di Blub e Insane Jane mentre arriviamo tra una casa occupata e un po’ di erbaccia, a un campo da basket decorato dallo Studio Ecòl di Prato, famoso per i suoi interventi visibili dall’alto. In fondo, i graffiti più antichi (e ormai deteriorati) di Follonica a metà tra cultura surf e streetart (qui si riuniscono da tempo i surfer toscani sensibili all’arte urbana).

Street art Follonica Studio Ecol
Il campo da basket decorato dallo Studio Ecol di Prato a Follonica
Streetart Follonica Zed1
Fuori tempo di Zed1 sui muri della scuola media di Follonica

 

Arriviamo a una delle ultime opere realizzata da Zed1 alias il fiorentino Marco Burresi sulla facciata della scuola media dell’ex-Ilva “Fuori dal tempo“. Una marionetta adagiata su un albero e assorta nella lettura con affianco una sveglia spaccata da un martello. Le opere di Zed1, fatte di burattini, elfi, clown e personaggi immaginari tra l’onirico e il surreale, sono sparse in tutto il mondo negli USA (Miami, Denver, San Francisco), a Fortaleza in Brasile, a Béja in Tunisia, a Saint-Paul in Réunion a Milano, a Firenze e adesso anche a Follonica. Sicuramente avrete notato gli stencil del cuore avviluppato nel giubbotto anti-proiettile, stilizzazione dei cuori in ceramica esposti in mostra.

Ci spostiamo verso il mare ammirando altre opere di Ceska, Qwerty, Ache77, Hopnn, Blub fino ad arrivare a un murale commissionato da un privato sui muri del suo Bed&Breakfast Sleep ad Ozmo. Nato dalla passione della famiglia Colombo e commissionato allo street-artist di Pontedera Ozmo nome d’arte di Gionata Gesi che conosceva alcuni ragazzi che si sono fatti tatuare dallo studio Adrenaline, della famiglia Colombo così come il pub Yankees. Sopra hanno inaugurato nel 2016 il B&B Sleep su cui Ozmo ha dipinto la dea babilonese, Ishtar (Astarte), esposta al British Museum, che rappresenta l’eterno femmino e la notte, con alcuni gufi ai suoi piedi. Dentro ci sono cinque camere da letto, che contengono altre opere d’arte, testimonianza della passione dei proprietari. Ozmo era reduce da San Francisco dove aveva esposto una mostra temporanea e lasciato alcune opere in strada tra cui un discusso murale di 11 per 24 metri ispirato al famoso quadro “Colazione sull’erba” di Manet, riletto in chiave pop con icone dei nostri giorni, tra cui la Barbie, e personaggi della mitologia classica come il Minotauro, in scene di nudi. L’opera, infatti, riempie la parete esterna di uno storico strip club di San Francisco: il Mitchell Brothers O’ Farrell Theatre, nel quartiere border-line di Tenderloin.

Street art tour Follonica
Sul Bed&Breakfast Sleep di Follonica un’opera dello street artist Ozmo
Street art tour Follonica Opiemme
Il testo di Heart-shaped Box dei Nirvana opera dello streetartist Opiemme sui muri di Follonica

 

Arriviamo nel centro di Follonica dove troviamo scritte dal testo della canzone dei Nirvana “Heart-shaped box” realizzate dallo street-artist calligrafo Opiemme. Mentre la scritta MAGMA è stata apprezzatissima, queste parole che formano un cuore sono state molto discusse per due motivi fondamentali: 1) sono apparse di punto in bianco senza spiegazioni 2) la canzone è considerata molto lontana dalle tradizioni locali. Qui però Fabio e Franci fanno karaoke davanti al muro, cercando musica e testo della canzone incriminata 🙂

Arriviamo fino al lungomare dove sono nascosti due classici omini stilizzati di Exit Enter proprio in piazza Guerrazzi (cercateli anche voi 🙂 e c’è il primo pezzo dei binari che portavano il minerale dell’Elba alla fonderia. Si nota anche la casa storta della guardiacostiera perchè seguiva il precedente piano urbanistico vicina alla casa gobba (notare le mura esterne).

Pranzo sul lungomare di Follonica

Ristorante Casa Azul Follonica
Il ristorante Casa Azul Art Cafè sul lungomare di Follonica

Il nostro street-art tour di Follonica termina qui ma non la mattinata perchè tra tre ristoranti posti uno dopo l’altro sulla terrazza sul lungomare scegliamo quello intermedio tra uno molto chic e l’altro un po’ ruspante. Siamo soddisfatti della scelta perchè io e Chiara mangiamo – bagnati da una bottiglia di bianco – un’ottima tartare di salmone su crema di avocado, Francesco un buon fritto misto di pesce e Fabio un ottimo primo di mare e un dessert seduti nel dehor di Casa Azul Art Cafè in via Fratti, 1/A. Torniamo verso il MAGMA insieme a Chiara e la salutiamo prima di risalire in auto e dirigerci verso Venturina-Campiglia Marittima. Grazie Chiara per il bellissimo e interessantissimo Street Art Tour di Follonica! Contattatela pure (qui il suo account Facebook) se volete farlo anche voi. L’amore di Chiara per le opere che vi illustrerà, per il MAGMA e per questa parte di Toscana poco valorizzata vi appassionerà!